Come già successo una settimana fa, le pressioni del presidente Giani per far cambiare colore alla regione del presidente Giani si sono scontrate con la fermezza del governo. La Toscana non diventerà arancione da domani, venerdì 4, ma da domenica 6 dicembre.

Il governatore lo ha spiegato in diretta, questa volta durante la trasmissione radiofonica "Un giorno da pecora", che analizzando il contenuto della bozza del Dpcm, i dati sui contagi e quanto detto dal ministro Speranza «resteremo rossi fino sabato, da domenica arancioni».
«Sabato i negozi rimarranno chiusi, presidente?», chiede il conduttore.
«Ho paura di sì», risponde il presidente della regione Toscana.
«Lei avrebbe voluti che aprissero?».
«Sì, allargavamo la possibilità di andare nei negozi e si distribuiva meglio la gente», risponde Giani.

Ma c'è un aspetto del nuovo Dpcm che sembra rassicurare il presidente Giani. «C'è una cosa positiva in più, perché rispetto al precedente Dpcm, che obbligava per risalire le zone sempre 14 giorni, per cui noi abbiamo dovuto rimanere nella zona rossa nonostante avessimo dati migliori, in questa bozza si consente anche una distanza di giorni inferiore se i dati sono buoni».
«Quindi questo vuol dire che voi che diventate arancioni domenica potreste già diventare gialli dal 13?».
«Ipoteticamente viene consentito questo, quindi diciamo mi dà la speranza di tornare gialli il 13 dicembre», spiega il presidente della Regione Toscana.

In serata atteso il testo del Dpcm che accompagna il decreto legge approvato in nottata, dove sono state definite le regole per gli spostamenti durante il periodo natalizio.

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Foto anteprima: Il presidente Giani insieme ai medici del San Donato di Arezzo (via Facebook)

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