La mia quarantena è fatta così.

E' fatta di passeggiate all'aria aperta, dove non incontro nessuno.
Oggi ho salutato un omino che stava potando gli olivi e due anziani in giardino a fare le parole crociate insieme. "Buona passeggiata bambina!"... ecco come mi hanno salutato.

I rumori sono i seguenti: uccellini, api (che ti corrono incontro all'impazzata e ti ronzano veloci all'orecchio), motoseghe, trattori, fuoco delle potature, ogni tanto una tromba o un pianoforte. Sul serio. La mia passeggiata di 63 minuti ha questi suoni.

Poi a casa mia. 43 mq gialli, attaccati a quelli della mia famiglia, composta da una ventenne, due cinquantenni e un settantacinquenne, due gatti e un cane.

Sto pulendo una stanza alla volta, ieri ho smontato la libreria in  camera, mentre la gatta mi guardava dalla finestra. Un giorno pulisco,  lavo, stendo, stiro, e un giorno lavoricchio a cose mie, perchè di  lavoro vero non ne ho più.

Vado a bottega a fare la spesa una volta ogni 4 giorni, al forno Lunardi, e spendo quanto andare da Bulgari, ma credo sia per colpa del vino. Vado in edicola e compro Corriere, Repubblica, Sole 24 ore, Vanity, Internazionale, Vogue, Lampoon. Leggo libri che non ho finito.

Ho in mente un progetto fotografico ma devo ancora decidere come farlo, e stavolta ho tempo.

Oggi mi sono fatta i fanghi d'alga.

Ieri ho fatto un tortino con le bietole prese dall'orto e le uova delle galline di mio papà. Una SPA. Sinceramente?

Mi sento in una bolla e purtroppo non riesco ad essere preoccupata tutto il tempo. Sono distante dai disagi e dal dolore, che sento solo dai racconti, dalla radio e leggo su quotidiani e web. Mi sento in colpa, ma sono fortunata e lo so. Ho culo.

Parlando di come sarà dopo con una persona a me vicina mi sono sentita dare una risposta che mi conforta.

Ho chiesto "Ricomincerà tutto come prima? O dovremo affrontare una crisi come 10 anni fa?"

"Credo che sarà diverso da 10 anni fa - è stata la risposta - Ci sarà una morte e una nascita, e la nascita sarà forte. Ora c'è solo da pagare il conto".

Serena Gallorini

Condividi questo articolo