“Provvedimenti concepiti e approvati in fretta, suscettibili di modifiche e integrazioni“, dicevano venerdì 5 giugno le assessore Squittieri, Leoni e Sanzò sul nuovo piano sosta per l’estate. Meno male, perché i nuovi provvedimenti non hanno nulla a che fare con quel nuovo modo di vivere il centro storico e con quella svolta “sostenibile” professata in città negli ultimi tempi.
Il piano sosta (e dei rifiuti) annunciato venerdì è l’altra faccia del progetto di pedonalizzazione del centro storico e non può essere che sperimentale e temporaneo perché se anche fosse un passo avanti (forse solo da un punto di vista lo è ndr), rimane ancora molto lontano dal risolvere il vero problema dentro le mura, ripensarne l’accesso per la sosta, e rischia addirittura di lasciare insoddisfatti quasi tutti, residenti e frequentatori del centro.
Le novità
1) I residenti e domiciliati nella ZTL A, nella ZTL B e nella ZTC compresa nella cinta muraria (categorie1-15-2-25-10-35) dal giovedì alla domenica possono sostare gratuitamente dalle ore 00.00 alle ore 24:00 nell’area immediatamente adiacente alla cinta muraria ovvero in: Piazzale Ebensee sud, Piazzale del Romito, Piazza Mercato Nuovo (nei giorni precedenti al mercato rimangono disponibili per la sosta piazzale del Ponzaglio, Parcheggio del Serraglio, Porta Fiorentina ad 1 euro dalle 18:30 alle 09:00), Via Matteotti, Pomeria, Piazzale Generale Castellano, piazzale della Ciminiera, piazzale Conca di S. Trinita, Piazza Macelli, Via Cavour, Via Curtatone, Via Oberdan, Via IV Novembre, Via Franchi, Piazzale Madonnina, Piazza Ciardi, Via G.B. Mazzoni, Via Protche, Vai C. Battisti tratto tra Strozzi e Franchi.
2) Viene estesa dal lunedì alla domenica, dalle 00.00-24.00 la riserva di sosta nelle strade della ZTL B attualmente riservati soltanto dalle 7:30/18:30 (per esempio: piazza Collegio, Carbonaia, Pellegrino, S. Caterina, Piazza S. Agostino, S,. Elisabetta, S. Fabiano, Mercatale, Via G. Di Gherardo, ecc.). Questa variazione sarà permanente.
3) L’ingresso e l’uscita dalle autorimesse (Categoria 6) dovrà essere sempre consentito. Laddove preferibile potrà essere valutato a richiesta il parcheggio gratuito all’interno di parcheggi pubblici ad accesso controllato.
4) Accesso ai parcheggi controllati: Porta Fiorentina – Ebensee nord: abbonamento 18:30/09 30 euro fino al 30 settembre solo per i residenti . Parcheggio Serraglio: abbonamento 50 euro fino al 30 settembre (agosto incluso); utilizzo occasionale notturno. 1 euro 18:30/09:00; 15 euro mensile; 40 euro trimestrale, 76 euro semestrale. L’amministrazione comunale sta valutando di consentire al residente che sceglierà di opzionare un abbonamento di almeno 6 mesi al parcheggio Oberdan e Serraglio la decurtazione del costo del permesso annuale di 15 euro da lui pagato come ulteriore bonus. Per opzionare questa possibilità (non illimitata) contattare via mail: sportello@consiagservizicomuni.it. Circa la precondizione di versare 10 euro di cauzione per tessera di accesso ai parcheggi controllati, Consiagservizi sta valutando in tempi brevi di sostituirla con ticket e bar code in modo da eliminare anche questa spesa ancorché a rendere.
– Sarà inoltre attivata la sosta di cortesia che prevede mezz’ora gratis con il pagamento di un euro.
I provvedimenti
L’introduzione della nuova zona pedonale quattro giorni a settimana fino al 30 settembre riguarda 33 passi carrabili (garage, autorimesse) e 118 posti auto. I provvedimenti 1 e 3 servono come palliativo per i residenti interessati dalla pedonalizzazione. Per quasi tutti gli altri, che comunque potevano parcheggiare fuori le mura con le dovute accortezze, cambia davvero poco. Ma è l’indirizzo dell’intero progetto sul centro che sembra essersi confuso, a questo punto.
Non esiste una regola che preveda che i residenti debbano per forza parcheggiare davanti casa o dentro le mura, ma non dovrebbe nemmeno esistere una regola che li spinga a farlo fuori tralasciando completamente chi non abita in centro. E a poco valgono i punti 3 e 4, che sono il primo doveroso e il secondo di natura puramente economica e quindi solo per chi se lo può permettere. Discorso diverso per il punto 2: un cambiamento definitivo che va a sanare un’anomalia nella ZTL. Un atto dovuto, l’unica nota positiva dei nuovi provvedimenti. Il piano non sposta di una virgola il modo di vivere il centro storico finendo per complicarlo per molti residenti.
La solita vecchia storia
Manca un aspetto fondamentale di qualsiasi piano di sviluppo sostenibile del centro storico, il vero soggetto di qualsiasi riforma pedonale dentro le mura, ovvero chi viene da fuori per godersi lo shopping o la serata.
Si tratta quindi della solita mediazione cui ci ha abituato la politica pratese ma con l’aggravante della crisi post-pandemia: il problema politico di imporre regole a coloro che vengono a frequentare il centro. I negozianti sono da sempre contrari a qualsiasi forma di pedonalizzazione e fino a qualche tempo fa Confcommercio chiedeva di sostenere il commercio aprendo le ZTL anche a Prato. Il Comune però ha rilanciato e vinto con la pedonalizzazione e con l’allargamento dei tavolini per ristoranti e locali. Adesso, di fronte a questo primo successo, nessuno vuole rischiare di complicare la vita a chi deve arrivare in centro e mettere così in crisi un progetto già di per sé parecchio complicato.
Ecco che l’unica leva d’intervento rimane come sempre la categoria dei residenti. E rimane tutto come prima, solo con un’ampia zona pedonale quattro giorni a settimana. Non può essere questa l’idea di un nuovo centro storico strombazzato nelle passate settimane. Non è pedonalizzando e cambiando la vita dei residenti e basta, anche solo per quattro giorni a settimana, che si cambia volto al centro storico. Come temevamo in occasione della presentazione della prima parte del progetto, il piano sosta finisce per rivelare la natura puramente strumentale al commercio della pedonalizzazione, mancando di coraggio e di visione nel ridisegnare l’esperienza centro storico per i residenti, per chi arriva da fuori e più in generale per l’immagine della città intera.
Sostenibilità e vivibilità
Dall’11 giugno, per quattro giorni a settimana, le vie centrali del centro storico saranno pedonali e soprattutto invase dai tavoli dei locali e dei ristoranti. Aumentando lo spazio a disposizione della ristorazione possiamo supporre (e sperare ndr) che aumenterà anche il numero dei frequentatori del centro. Con loro aumenterà anche la richiesta di posti auto. La maggior parte di coloro che arriveranno in centro storico cercherà prima un posto in piazza Mercatale e solo dopo, quando non riuscirà a trovarlo e non vorrà rischiare la doppia fila, proverà quelli immediatamente adiacenti le mura. Nei parcheggi intorno alle mura potranno però parcheggiare liberamente anche i residenti e alcuni di questi, scoccata la mezzanotte, non vorranno lasciare l’auto lontana cercando di riportarla vicino casa con tutte le conseguenze del caso. Queste poche osservazioni significano una gran quantità di traffico. Se non più di prima, c’è la crisi, almeno quanto prima. La vivibilità del centro storico non sembra quindi destinata a migliorare per nessuno, né per i residenti né per chi viene da fuori. Anzi, senza regole eque e precise per tutti, senza un progetto che sposi in toto una nuova filosofia, la proposta di un nuovo modo di vivere dentro le mura rischia di diventare il progetto di un centro storico vecchio di quarant’anni.
Piazza Mercatale
Piazza Mercatale è la grande assente di questo piano sosta temporaneo. E’ il nodo centrale di tutta la mobilità del centro storico e quindi proprio per questo intoccabile senza scatenare putiferi. In realtà, il Comune avrebbe fatto richiesto alla soprintendenza per ripristinare la sbarra nel parcheggio – eliminata dalla giunta Cenni – ma da qui a dire che esiste un progetto ce ne corre. La reintroduzione della sbarra per il parcheggio rialzato significa due cose: regolamentare gli accessi al parcheggio (ma vediamo se verrà fatto davvero anche di sera quando tutti i parcheggi sono gratuiti ndr) e predisporre un sistema informativo – di cui si parla da anni – che comunichi il numero di posti liberi a tutti coloro che arrivano nei pressi del centro. La reintroduzione della sbarra come misura di allontanamento dei parcheggiatori abusivi è solo accessoria.
A ben guardare quindi, i nuovi provvedimenti sembrano inadeguati anche volendo concentrarsi solo sui residenti. Un piano sosta che riguarda esclusivamente i residenti ma che non tiene conto della sosta in piazza Mercatale non ha molto senso, e soprattutto evita di occuparsi dell’unica zona che andrebbe ripensata in toto dentro le mura, aumentando esclusivamente i posti dedicati a chi abita in centro storico.