La localizzazione aziendale come fattore strategico, l’importanza di un territorio per potenziare la competitività delle aziende, il ruolo del pubblico per aiutare a rendere più attrattiva una zona: questi e molti altri temi sono emersi ieri sera nel corso dell’incontro “Made in Montemurlo”, organizzato da Quaderno Pratese con la collaborazione del Comune di Montemurlo al Victory Cafè. Un territorio che nel corso degli ultimi anni ha cambiato volto, come abbiamo già raccontato sul numero 3 di QP. Ma abbiamo voluto andare più a fondo, incontrare gli imprenditori, capire qual è la formula magica di questo distretto, così vicino a quello di Prato ma in fondo anche un po’ diverso per vocazione e prospettive.

«Quando mi sono insediato come sindaco, dieci anni fa, a Montemurlo c’erano 300 mila metri quadrati di stanzoni vuoti - ha detto Mauro Lorenzini aprendo l’incontro - Oggi la zona industriale è praticamente satura, occupata da imprese di alto livello. Come abbiamo fatto? Abbiamo cercato di andare incontro alle esigenze degli imprenditori».

Efficienza e condivisione degli obiettivi sono gli elementi alla base del successo dell’Associazione Conciatori di Santa Croce sull’Arno, rappresentati dal loro direttore Aldo Gliozzi all’incontro di ieri sera. «Abbiamo raggiunto un accordo con la Regione che vale 80 milioni di euro per il riuso dei rifiuti delle concerie e delle pelletterie della zona: quegli scarti diventano nuove risorse, da usare sia come concimi che come sottoprodotti per l’edilizia - ha raccontato Gliozzi - Un accordo che ci dà l’opportunità di diventare un esempio virtuoso di economia circolare e di affermare la leadership della nostra filiera a livello mondiale nel settore».

Si è parlato molto di economia circolare e sostenibilità, i temi del momento nel mondo della moda. «L’Unione Europea ha stabilito che dal 2020 c’è il divieto di incenerire tutto quello che può essere riciclato: Prato è la capitale del riciclo, ma la normativa ci rende impossibile fare il nostro lavoro. Noi non trattiamo rifiuti, ma materie prime seconde, ma la normativa non ce lo riconosce - ha aggiunto Fabrizio Tesi, titolare dalla Comistra, da 40 anni a Montemurlo - La normativa deve cambiare, non abbiamo più tempo».

Accanto alle aziende storiche, che si sono insediate in questo distretto e che lo hanno visto cambiare negli anni, tante nuove aziende sono arrivate o stanno per aprire. Come Marini Industrie, che tra poche settimane aprirà i battenti dopo il trasloco da Prato. «Abbiamo voluto venire qui per unirci ad altre aziende di eccellenza, che sono in questa zona. Qui sembra di rivivere il passato, quando il distretto era una rete di imprese che operava in stretta collaborazione. - ha raccontato Riccardo Marini, parlando del trasloco imminente - Per Marini Industrie questo cambiamento è stato anche una scelta dettata dalla volontà di lanciare un segnale di novità: in azienda abbiamo avuto il ricambio generazionale, volevamo che i giovani avessero uno spazio in cui poter esprimere il proprio modo di fare impresa».

Proprio il ricambio generazionale è stato uno dei punti più discussi nel corso dell’incontro: è difficile trovare giovani da inserire in azienda, il tessile è poco attrattivo, anche se può regalare grandi soddisfazioni. «Questo può essere un problema per garantire l’integrità della filiera, ci sono aziende che rischiano di chiudere facendo così perdere competenze al distretto, solo perché non si riesce a gestire il ricambio generazionale - ha commentato Claudio Bettazzi, nella doppia veste di imprenditore e vicepresidente di CNA Toscana Centro - Anche per le nuove sfide della sostenibilità servono menti giovani, predisposte al cambiamento».

Il problema è strategico, ma per giovani e imprese l’incontro non è semplice. «I ragazzi devono avvicinarsi al mondo del tessile, ma le aziende non posso cercare “apprendisti con esperienza”: quando leggo certi annunci credo che ci sia molto da lavorare», ha concluso il sindaco Lorenzini.

“Made in Montemurlo” è stato il primo appuntamento di "QP Incontra",  una serie di incontri che la redazione di Quaderno Pratese organizzerà sul territorio, per stimolare il dibattito ma anche per far emergere i temi importanti per il futuro di Prato.

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