L’estensione della possibilità di eseguire test di screening anche nei presidi territoriali, anziché solo presso il Pronto Soccorso dell’ospedale, in modo che siano accessibili anche a tutti i medici e pediatri di famiglia.

L’esecuzione dei tamponi, oltre ai “contatti stretti” dei pazienti COVID, anche a tutti coloro che hanno avuto contatti occasionali e, più in generale, ai frequentatori abituali del caso.

E l’adozione di “screening di massa” da introdurre in modo progressivo, partendo da dove si è registrata una maggiore incidenza di casi di Coronavirus, al fine di individuare in modo più efficace i soggetti positivi paucisintomatici in fase precoce.

Sono queste le proposte contenute in una lettera che i sindaci della provincia di Prato hanno inviato al governatore Rossi insieme alla richiesta di un incontro urgente.

"Nella lettera - spiega una nota inviata ai giornali - Puggelli, Biffoni, Bongiorno, Bosi, Calamai, Morganti e Prestanti ringraziano per gli sforzi messi in campo dalla Regione Toscana anche nei confronti dell’ospedale cittadino, a cui tutti i comuni stanno inviando il massimo sostegno possibile, e accolgono con  favore l’apertura della Regione al potenziamento dell’attività sul territorio, con l’accesso ai tamponi da parte dei medici di famiglia e dei pediatri, ma ribadiscono la necessità di un’azione ancora più energica e capillare".

"I sindaci pratesi - conclude la lettera - mettono a disposizione per offrire tutto il supporto necessario anche attraverso il coinvolgimento delle associazioni di volontariato aderenti alla Protezione Civile dei Comuni della Provincia di Prato sul modello di quanto già fatto in altre zone della Toscana e dell'Italia".

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