Al Caffè delle Logge è terminato stamani, 6 aprile, l’iter per la proclamazione di Daniele Spada a candidato sindaco del centrodestra pratese. Una candidatura, proposta due mesi fa dalla Lega, che ha suscitato un movimentato dibattito interno risoltosi solo nel vertice romano del 29 marzo scorso e pochi giorni dopo con la presentazione ufficiale a Firenze per mano del ministro e leader leghista Salvini. A sostenere la candidatura di Daniele Spada, 46 anni, sposato con due figli, ben quattro parlamentari del centrodestra.
Ridare il sorriso ai pratesi
«Certo che dobbiamo amare la nostra città, chi è che non la ama? Io però sono convinto che i pratesi sono arrabbiati perché si sentono trascurati. Noi abbiamo intenzione di rendere ai pratesi tutto l’amore che non hanno avuto negli ultimi cinque anni: ci prenderemo cura di loro». Così si presenta il candidato del centrodestra, per la prima volta di fronte al pubblico pratese: rimandando al mittente il messaggio tutto amore e comunità che muove la campagna elettorale del sindaco Matteo Biffoni.
«Prato è una città che non sorride più, io voglio ridare il sorriso ai pratesi», ha aggiunto, citando lo slogan scelto: ‘riportare i pratesi a sorridere’.
L’inizio però è tutto personale, e forse racconta meglio di tante altre cose da dove viene l’idea di una candidatura di Spada, già consigliere comunale di Forza Italia quindici anni fa. «Ringrazio Gianluca Banchelli che per primo, sei anni fa, venne a propormi una candidatura in lista. Declinai perché non lo reputai il momento giusto. Sei anni fa fui licenziato e avevo una famiglia da mantenere. Ho avuto la fortuna di aver incontrato persone che hanno creduto in me. A loro sono profondamente grato. Adesso sono convinto di vincere le elezioni».
Sviluppo economico, legalità, sicurezza e decoro sono le parole chiave usate da Spada, che prima della presentazione argomentava così ai microfoni delle televisioni: «Le cose peggiori degli ultimi anni sono state le promesse, la città si è sentita abbandonata – ha spiegato - Da un lato combatteremo l’illegalità, potenzieremo l’emersione, di concerto con gli Interni combatteremo la mafia cinese, dall’altro potenzieremo le cose positive. Nessuna promessa roboante, voglio rilanciare la città a fianco dei cittadini».
Sulla giunta, Spada ha risposto che «forse proprio per il lavoro che faccio, sono abituato a confrontarmi in continuazione» e che «vista l’energia e le capacità a disposizione, troveremo sicuramente la squadra migliore per la città». Intanto, la lista civica d’appoggio alla sua candidatura sarà guidata proprio da Gianluca Banchelli: «Sarà una lista civica piena di persone dalla provenienze diverse: imprese, sport, sociale, arte. Un gruppo di persone concrete, con esperienza e con idee per la città». La lista verrà presentata probabilmente il prossimo fine settimana (12-13 aprile, ndr).
Gli altri interventi
Daniele Spada ha parlato al termine di una serie di interventi che hanno visto protagonisti, in ordine sparso, ben quattro parlamentari di centrodestra
- Giorgio Silli (Forza Italia): «Come diceva mia nonna, le pecore si contano a maggio», «Abbiamo fatto un percorso per raggiungere questo equilibrio e vincere in coalizione. Non c’è dimensione interna o esterna che adesso possa far saltare questo equilibrio», «Chi sta in quel palazzo (palazzo comunale, ndr) pensa che la città sia cosa loro». Silli ha poi ammesso di «aver fatto un passo di lato per il bene della coalizione» lasciando intendere che ci sarebbe stato un momento in cui era candidato, ma smentendo subito dopo.
- Patrizio La Pietra (FdI): «Dobbiamo dire che il voto di Spada è un voto per la speranza, per il futuro, per la rinascita della città», «Quello per Biffoni è un voto di giudizio, un giudizio negativo».
- Francesco Torselli (coordinatore regionale FdI): «La Toscana è talmente bella che chiamarla rossa è un’offesa», «Sono sicuro che vinceremo nei tre capoluoghi, dove le persone sono stanche di sentirsi degli indiani».
- Giovanni Donzelli (FdI): «Io abito a Prato, voglio una città in cui poter crescere i miei figli in sicurezza e tranquillità», «Daniele ha proposto una questione tecnica sui rifiuti che ha sollevato le proteste di Legambiente. Noi vogliamo fare la differenziata con le nuove tecnologie. Tutti quelli che hanno lucrato fanno bene ad avere paura. Andrà avanti il merito».
- Erica Mazzetti (Forza Italia): «Vogliamo che la città riscopra la propria identità», «Grazie a Rita Pieri (in prima fila con uno spledido cappotto turchese, ndr) per il lavoro svolto, ora dobbiamo cominciare a lavorare, tutti sanno quello che non ha fatto Biffoni, tante promesse sulle grandi opere e poi niente».
- Andrea Recaldin (segretario Lega Prato): «Non ci basteranno cinque anni per sistemare i disastri degli ultimi cinque anni», «E’ fondamentale vincere a Prato perché tra un anno ci sono le regionali e da lì può cominciare la rinascita dell’intera regione».