L’ultimo paziente affetto da Covid-19 ha lasciato il reparto di terapia intensiva dell’ospedale Santo Stefano questa mattina, 15 giugno, riporta un nota dell’Asl.
“Con la sua dimissione si è raggiunta la quota zero – precisa la nota – dopo i mesi di marzo ed aprile che hanno registrato il numero maggiore di ricoveri. Durante i mesi più difficili dell’epidemia sono stati seguiti complessivamente 45 pazienti, raggiungendo un picco massimo di 26, tutti con una evoluzione grave della malattia che hanno avuto necessità di intubazione, ventilazione polmonare ed assistenza intensiva”.
“Sono stati due mesi molto impegnativi – ha commentato il direttore di terapia intensiva Guglielmo Consales – non solo per il numero dei pazienti assistiti ma per gli aspetti psicologici e comportamentali che abbiamo dovuto sostenere. Ci siamo trovati purtroppo ad affrontare momenti drammatici, le famiglie si sono dovute dire addio con il pensiero. Ogni miglioramento ed ogni dimissione è stato, come lo è oggi, un momento di felicità che abbiamo condiviso. Voglio ringraziare tutto lo staff della rianimazione che ha saputo sopportare un enorme lavoro anche a livello emozionale senza mai abbandonare lo spirito di squadra”.
La Terapia intensiva del Santo Stefano ha lavorato in rete con gli altri presidi ospedalieri dell’Azienda Sanitaria mettendo a disposizione 46 posti letto suddivisi in due settori Covid (40 pl) ed un settore No Covid (6 pl) con percorsi dedicati e separati che possono essere riorganizzati e riconvertiti immediatamente qualora se ne presenti la necessità.
“Attualmente – continua la nota – all’ospedale pratese è sempre operativo un settore Covid all’interno dell’area medica nel quale sono ancora ricoverati tre pazienti. Il settore è gestito dal personale della struttura di malattie infettive diretta dalla dottoressa Donatella Aquilini. “La struttura -spiega Daniela Matarrese – direttore sanitario dell’ospedale, ha avuto un ruolo fondamentale per il supporto a tutti i reparti Covid soprattutto nelle decisioni terapeutiche personalizzate per ogni paziente”.
Quaderno Pratese ha seguito l’andamento giornaliero di contagi e ricoveri a Prato e nel resto della Toscana. Durante la prima settimana di maggio, di fronte all’andamento discendente del virus nella nostra regione e alle prime, parziali aperture concessa dal governo, abbiamo poi deciso di sospendere il monitoraggio giornaliero per passare ad appuntamenti settimanali.