Toscana: quando si può uscire dal proprio Comune
Il presidente della Regione Eugenio Giani ha firmato ieri, giovedì 12 novembre, una nuova ordinanza che oltre a riaprire i circoli, indica in dettaglio quando si può uscire dal proprio Comune di residenza o domicilio.
Quanto si si può uscire dal Comune
- Per il raggiungimento delle seconde case, individualmente, per le attività di manutenzione e riparazione con obbligo di rientro in giornata;
- Per svolgere attività o usufruire di beni e servizi sospesi e non disponibili nel proprio comune;
- Nel caso in cui il proprio comune non disponga di specifici punti vendita oppure nel caso sia necessario acquistare con urgenza generi di prima necessità non reperibili nel proprio comune;
- Alle persone separate o divorziate per andare a trovare in comuni di aree differenti figli minorenni dall'altro genitore;
- Per le attività di raccolta e di frangiture delle olive, anche per andare e tornare dai frantoi;
- Per l'attività di raccolta di tartufi, funghi e attività di pesca svolte a titolo professionale, tali attività svolte a titolo amatoriale possono essere esercitate esclusivamente nel proprio comune;
- Per accudire gli animali allevati.
Cosa possono fare i circoli
"Per i centri culturali, centri sociali e centri ricreativi: è consentito, esclusivamente a favore dei rispettivi associati, effettuare la ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico-sanitarie, nonché fino alle ore 22,00 la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle vicinanze".
Corsi di formazione
"Nei corsi di formazione professionale sono consentite in presenza le attività pratiche, i laboratori e gli stage come per le scuole superiori. Tutte le altre attività si svolgono a distanza".