Il vincitore e lo sconfitto

Il giorno dopo il ballottaggio e la vittoria di Biffoni su Spada è tempo di primi bilanci da entrambe le parti.
Ha cominciato il sindaco rieletto, stamani in consiglio comunale, con una pacata spiegazione del significato della sua vittoria e dello scenario che si apre adesso per la città tutta. E ha continuato lo sconfitto nel primo pomeriggio, con un'analisi che non si può non definire onesta e rivolta soprattutto ai propri elettori e ai partiti di centrodestra.

Biffoni

"I pratesi hanno respinto il messaggio di conflitto del centrodestra e se c'è una città in cui quei messaggi potevano passare, quella è proprio Prato - ha esordito  Biffoni - Invece, c'è stata la risposta di una città peculiare, di pionieri, l'applicazione realista che sta nel dna di una città che fa sempre i conti con se stessa, da sempre. Basta bracci di ferro - ha continuato - affrontiamo la vita che c'è la fuori. Questa è una città per la quale non esiste una ricetta magica ma solo una strada faticosa".

Nei prossimi giorni si aprirà la partita degli assessorati che dovranno dare continuità al mandato precedente e a tutte le questioni messe in attesa dalla campagna elettorale. "Agli assessori io chiedo passione e lealtà - ha spiegato Biffoni - la passione che mette il cittadino davanti a tutto il resto e la lealtà di dirmi le cose in faccia, perché è vero che il sindaco ha l'ultima parola, ma è importante avere intorno persone con cui confrontarsi, capaci anche di cambiare o far cambiare opinione. E' chiaro che ci sono assessorati molto tecnic e altri politici, dobbiamo coniugare queste caratteristiche e individuare le persone adeguate nel più breve tempo possibile". Un accenno anche alle possibili azioni legali che sarebbero al vaglio dei legali del PD, cui alludeva  il coordinatore della campagna di Biffoni Nicola Ciolini durante la diretta di Quaderno Pratese. "Ci sono stati degli attacchi personali molto aggressivi durante questa campagna elettorale ad alcuni sostenitori e qualcosa ai legali è stato passato", ha spiegato Biffoni. Giovedì 13 giugno la festa per la vittoria nel giardino di Sant'orsola.

Spada

Spada accoglie i giornalisti nel comitato di via Magnolfi è in via di smantellamento. "Biffoni ha vinto e io ho perso. E' stata una battaglia difficile e ringrazio di cuore i 32.992 pratesi che mi hanno votato, porterò con me sui banchi del consiglio comunale le loro istanze". E poi promette a Biffoni "un'opposizione ferma, senza sconti ma anche senza preconcetti, pronta a collaborare dove ci saranno delle convergenze. Confido che non saranno molte le convergenze - ha aggiunto - ma non faremo battaglie di bandiera e basta". Poi sono venuti i numeri e alcune considerazioni sugli ultimi due mesi, vissuti ad alta velocità e non senza difficoltà, da cui Spada sembra comunque uscire con la precisa intenzione di giocare fino in fondo il proprio ruolo  di volto nuovo del centrodestra pratese. "A Prato il centrodestra è andato meglio che negli altri comuni al ballottaggio: abbiamo preso 6mila voti in più del 2014".

E' questo dato che gli fa dire poco dopo "La sconfitta c'è stata ma è comunque un risultato buono, che dà fiducia. Ci sono mancati dei voti ma gli elettori non hanno certo colpa, siamo stati noi, probabilmente, a non essere riusciti a motivarli. Un mese in più a disposizione - conclude - avrebbe significato qualcosa di diverso". E se dice "di non avere molto da rimproverarmi", guarda al nuovo consiglio comunale come un gruppo di "giovani consiglieri insieme ai quali costruire un'alternativa vincente tra cinque anni". Incalzato dai giornalisti presenti, entra poi nel vivo del bagarre interna al centrodestra e soprattutto di Forza Italia, che nelle ultime ore ha sottolineato la sua candidatura come imposta dalla Lega. "Non mi piacciono le polemiche, capisco che il partito sia in difficoltà ma penso che le questioni vadano lavate in casa propria -  ha detto Spada - la coalizione ha combattuto per un risultato e alla fine l'ha mancato di poco. Durante questi mesi Rita Pieri è stata un alleato costante, gli altri risponderanno alle loro coscienze e ai loro elettori".  Ha poi confermato  di "essere molto vicino alla Lega, vedremo se prenderò la tessera o meno" mentre rispondendo ad una domanda sul ruolo di Belgiorno (unico consigliere di Fratelli d'Italia ndr) nel centrodestra, ha spiegato che è un ragazzo "In gamba, e il suo ego lo è di conseguenza, suffragato com'è dal risultato elettorale: credo ci sia spazio per tutti".

Infine, sull'ipotesi delle azioni legali cui alcuni esponenti del PD avrebbero dato mandato ai propri legali, dice "I toni sono stati accesi ma non credo abbiano mai trasceso, e poi anche nel PD ci sono stati toni esagerati".