Il sindaco Biffoni anticipa la zona rossa: da lunedì chiuse anche le scuole
«Nell'ultima settimana vi è stato un picco di casi positivi, intervenire è assolutamente necessario - dice il sindaco Biffoni in una nota - Personalmente, come ribadito più volte, avrei fatto scelte diverse sulla scuola, ma la legge è legge».
Anticipando la decisione del Cts, e la consueta telefonata tra il presidente della Regione Giani e il ministro Speranza del venerdì sera, il sindaco di Prato Matteo Biffoni annuncia l'inevitabilità della zona rossa e la conseguente chiusura delle scuole in tutta la provincia.
"Con i 136 casi positivi di oggi Prato supera abbondantemente la quota dei 250 casi ogni 100mila abitanti e, ancora prima dell'ufficialità di domani, è certo che da lunedì la provincia pratese sarà zona rossa", si legge nella nota.
"Questo comporterà purtroppo anche la sospensione delle lezioni in presenza di tutte le scuole, di ogni ordine e grado, nonostante la richiesta del sindaco di tenere aperti gli istituti scolastici: «Ringrazio il Presidente Eugenio Giani e l'assessore regionale Alessandra Nardini che in questi giorni hanno ascoltato la richiesta di salvaguardare le lezioni in presenza come fu fatto lo scorso dicembre - sottolinea il sindaco Biffoni -. La Regione ha condiviso questa proposta ma dagli approfondimenti normativi è emerso chiaramente che non vi sono margini di discrezionalità sulle regole da zona rossa, pertanto anche a Prato dovranno essere chiuse tutte le scuole e sospese le lezioni in presenza».
"Domani, venerdì 12 marzo, ci sarà l'ufficialità con il provvedimento regionale a firma del presidente Giani - conclude la nota - ma già con i dati odierni è certa la necessità di chiudere da lunedì, salvo provvedimenti nazionali sul fine settimana".
Più tardi, in una comunicazione aggiuntiva, il sindaco ha aggiunto: «Sappiamo che la zona rossa causerà forti problemi ai lavoratori, alle aziende, al mondo del commercio e dei servizi, ma ora è fondamentale rallentare la curva del contagio e dare respiro agli operatori sanitari, che sono di nuovo al limite delle forze. Ci appelliamo al senso di responsabilità dei cittadini affinché ci aiutino a contrastare le varianti del virus con comportamenti responsabili a tutela della salute di tutti, mentre da parte nostra continuerà l’impegno sempre più forte affinché si possa proseguire con la massima urgenza il piano vaccinale per tutta la nostra comunità».
Nella serata del 10 marzo, il sindaco aveva annunciato che sarebbero state necessarie delle restrizioni aggiuntive.