Biffoni ai genitori firmatari: "Richieste irricevibili"
Non si è fatta attendere la reazione del sindaco Matteo Biffoni al lancio di una raccolta firme per chiedere di poter fare uscire i bambini durante la quarantena.
"Ho due bambini piccoli e vivo in un appartamento, so cosa significa riuscire a gestire la vivacità dei nostri figli ma è un compito che spetta a noi genitori, non alla legge che invece deve tutelarne la salute - si legge in una nota inviata dal Comune - Trovo incommentabile proporre una deroga per uscire a giocare nei giardinetti per migliaia di bambini accompagnati dai genitori (guarda caso...) nel momento in cui gli esperti ci dicono essere il picco dell'epidemia; allora vuol dire che proprio non abbiamo capito. Credo proprio sia meglio avere bambini annoiati che bambini malati di Coronavirus. Ma davvero un genitore ha bisogno di una ordinanza per affrontare questa emergenza con i propri figli? Ma davvero si pensa che una roba del genere non comporti ricadute di carattere sanitario? Ma cosa ci hanno detto a fare allora tutti gli esperti mondiali di stare a casa?".
"Io sono convinto che basta usare buon senso, giocare sulle scale, davanti al proprio garage, a turni nei giardini condominiali, di fronte a casa. Questo è quello che oggi è possibile, non di più - dice ancora il sindaco - E trovo falso e altamente irrispettoso verso il Comune di Prato, gli insegnanti, la scuola di musica Verdi, le società sportive, il Cgfs, la biblioteca Lazzerini sostenere che nulla si fa per i bambini visto che tutti fin da subito si sono attivati per dare a tutti i bambini della città servizi a distanza, giochi, lezioni, letture, attività. Certe richieste sono irricevibili, altrimenti non abbiamo ben compreso cosa sia questa emergenza drammatica che stiamo attraversando. Sono talmente basito che non riesco neppure ad arrabbiarmi".
Prima della pubblicazione della lettera aperta al sindaco, nella mattina di oggi, 27 marzo, la consigliera regionale del Pd Ilaria Bugetti si era espressa a favore di una iniziativa analoga parlando della necessità
La richiesta del gruppo di genitori aveva trovato nella prima mattina di oggi, 27 marzo, il sostegno della consigliera regionale del Pd Ilaria Bugetti, che chiedeva maggiore tutela per autistici e bambini proponendo che fosse data loro la possibilità di uscire almeno mezz'ora al giorno. Il sindaco Biffoni risponde anche a lei: "Quel che mi sconvolge è che chi lancia questi messaggi dovrebbe sapere che siamo in mezzo a una pandemia mondiale. I ragazzi disabili, autistici o con difficoltà legate alla salute già possono uscire allegando all'autocertificazione un'attestazione del medico o della Asl. E non c'è bisogno di alcuna ordinanza, a Prato è già previsto da 20 giorni".